The Embassy of Third Nature è la proposta di unire in un nuovo territorio i climi e le culture di tutto il mondo, generando un ambiente multi-climatico di interazione sociale. The Embassy of Third Nature è la proposta di unire in un nuovo territorio i climi e le culture di tutto il mondo, generando un ambiente multi-climatico di interazione sociale. L’ umanità dipende dal mondo naturale, ma la rapida urbanizzazione sta rendendo uomo e natura progressivamente sempre più distanti. The Embassy of Third Nature cerca di ristabilire il contatto perduto nel cuore di tutte le metropoli. La demografia etnica e sociale diversa in ogni metropoli contemporanea, trova la propria identità nella sua cultura. Il clima è parte integrante nella definizione di questa cultura, e con esso le specie coltivate, la cucina ed il consumo di cibo. The Embassy of Third Nature simula una vasta gamma di territori climatici attraverso la manipolazione della superficie e del terreno, per riproporre all’interno dello stesso spazio urbano i diversi climi regionali, ciascuno dotato del proprio ‘corpo diplomatico’. Il progetto permette ai residenti nati all’estero, in numero sempre crescente, di vivere una calda esperienza di accoglienza e costituisce contemporaneamente un esperimento educativo per coloro che sono nati e cresciuti in quella metropoli.
Ricreando diverse zone climatiche nello stesso spazio pubblico, e favorendo una riorganizzazione sia sociale che agronomica, The Embassy of Third Nature diventa un punto di riferimento e di congragazione e definisce una nuova realtà ibrida, che si pone tra le categorie standard attuali degli orti, dei giardini d’inverno, dei mercati degli agricoltori e delle società gastronomiche. Il modello “The Embassy of Third Nature” combina ambizioni urbane, territoriali e sociali, e può essere replicabile in tutto il mondo. Il progetto ha ricevuto numerosi riconoscimenti:
Esposto nello studio di Foster and Partners, ha ricevuto una nomination per il premio AA Foster+Partners Sustainability Award, vedi link Pubblicato nel projects review dell’Architectural Association di Londra, vedi link. Selezionato da Royal Kew Gardens e Chicago Press per essere pubblicato e diventare un manuale tecnico sulle serre bioclimatiche e su come modulare i climi interni a livello morfologico e passivo, senza il supporto di alcun impianto, vedi link.