Se è vero che la vita è rappresentazione, allora è vero che il paesaggio è assimilabile al teatro. Un teatro in cui la scena è il territorio e l’intero pianeta è il palcoscenico delle infinite recite dell’umanità. L’uomo-attore-spettatore ne diventa fattore di crescita, di progettualità, mediatore tra conoscenza ecologica e senso della memoria, di tutela e salvaguardia, di capacità di saper cogliere il senso che i paesaggi emanano (cfr. Eugenio Turri “Il paesaggio come teatro: dal territorio vissuto al territorio rappresentato”).Sono due le componenti paesaggistiche prelevanti di questo progetto: il paesaggio Esteso per via del lago e della morfologia del territorio degradante ed il paesaggio Puntuale costituito dalla vegetazione secolare che fa da contrappunto al lago.Il progetto accompagna l’osservatore in un percorso di attraversamento che termina sul lago, con l’obiettivo di mantenere un legame costante con l’elemento naturale: un percorso di avvicinamento attraverso visuali dedicate.In base alla struttura del contesto, il progetto prevede componenti estese (come piazze, punti di visuale ed attraversamenti in generale) e componenti puntuali (elementi singolari, edifici e glamping).Ognuno degli elementi di cui sopra dialoga dialetticamente con il paesaggio esistente in un processo di costruzione di una nuova immagine mentale che grazie al progetto, integra appieno tutte le componenti in gioco.Il tema dell’integrazione è ottenuto, per quanto riguarda il costruito attraverso il recupero di una tipologia edilizia del passato, rivisitata in chiave contemporanea in chiave sostenibile, mentre per quanto riguarda i percorsi e le piazze, attraverso l’uso di materiali naturali, o ad essi assimilabili (legno, pietra ecc), mantenendo sempre la permeabilità del substrato.L’edificio principale mantiene una permeabilità visiva tra il fronte anteriore ed il fronte posteriore mantenendo costante il rapporto con il lago. Ai fini dell’integrazione con l’ambiente esterno, sono stati inseriti 2 pati in corrispondenza delle zone più private.Per quanto riguarda i volumi da inserirsi nell’area dedicata a Glamping seguono la logica della versatilità per soddisfare meglio il numero degli utenti finali.Il progetto prevede infatti un modulo base con una struttura a pegola su piattaforma, ampliabile. Partendo dal modulo base, che può ospitare due persone si può arrivare fino ad un’aggregazione tale da ospitarne sei. Il modulo glamping è costituito da una cellula di base che contiene cucina e servizi igienici, posta all’interno di un sistema costruttivo del tipo ballon frame (montanti e traversi), e che di fatto costituirà la struttura di ancoraggio della tenda. Il corpo tenda potrà essere quindi montato a seconda delle esigenze e delle dimensioni necessarie, con configurazioni differenti. Nella stagione invernale, o se non fosse necessario, il corpo suddetto potrà essere smontato lasciando a vista il solo blocco servizi (accuratamente trattato per restare all’esterno) e la struttura – pergola, non costituendo quindi un ostacolo visivo durante le fasi di inutilizzo, ma piuttosto una comoda piattaforma da cui godere il panorama del lago.La tessitura dei profili metallici, prevalentemente verticale da enfasi allo sviluppo in tale direzione dell’edificio stesso, mantenendone a livello formale, la scansione dettata dalle sue parti, così come l’elemento di finestratura di dimensioni maggiori posto in asse con quelli presenti sull’edificio ai piani sottostanti.
Seppur esigui i profili orizzontali invece sono disposti in corrispondenza delle cornici e degli orizzontamenti garantendo continuità tra l’edificio e i suoi adiacenti.
Anche l’utilizzo di un unico colore (ocra) sia per le facciate che per gli infissi che per la serra segue la logica di creare un oggetto riconoscibile e dalla lettura unitaria.La ridefinizione del layout funzionale è stata ottenuta mediante la creazione di blocchi funzionali suddivisi per piani: il piano seminterrato come zona pranzo e cucina, il piano terra come zona living, i piani primo e secondo come zona notte, mentre il piano mezzanino, decisamente meno rappresentativo degli altri dedicato alla zona lavanderia.Infine per quanto riguarda il giardino al piano terreno, lo stesso è stato ripensato limitando le aree verdi ai margini, dedicando ai fiori la zona antistante l’edificio ed al bambù quella posteriore, e destinando lo spazio restante ad area per lo stare: il giardino diventa uno dei cuori pulsanti dell’edificio.Immersa nel cuore della storica città di Roma, questa splendida proprietà è il luogo ideale per apprezzare grandi comfort abitativi in un contesto di inestimabile bellezza, ad un passo dagli affascinanti monumenti dell'incantevole capitale italiana, la missione di NOS Design è stata quella di ricreare questo inconfondibile sapore rinascimentale anche negli interni dal sapore contemporaneo.